mercoledì 22 giugno 2011

Presentazione del libro "La beata Osanna e i domenicani a Mantova"

Sabato 18 giugno Casa Andreasi di Mantova ha accolto la presentazione del volume "La beata Osanna e i Domenicani a Mantova", atti del convegno organizzato nel 2010. Nel volume è presentato il risultato di una campagna condotta con gli strumenti del LANIAC intitolato "Vedere l'invisibile: un'inedita beata Osanna a Carbonara di Po". Grazie all'impiego della riflettografia all'infrarosso è stato possibile studiare una pala conservata a Carbonara (Mn) ed individuare il volto della mistica mantovana nascosto da una ridipintura che ne aveva trasformato l'effige in San Vincenzo Ferrer.

La pubblicazione, a cura di Angela Ghirardi (Università di Bologna) e di Rosanna Golinelli Berto (dell'Associazione per i Monumenti Domenicani), è stata presentata dalla curatrici e da Gabriella Zarri. Il paleontropologo Francesco Mallegni ha condiviso alcune importanti scoperte derivate dallo studio del corpo della beata attualmente conservato nel Duomo di Mantova.



Mallegni, Ghirardi, Zarri e Golinelli Berto

Il pubblico presente a Casa Andreasi


Il quotidiano "La Voce di Mantova", nell'edizione di domenica 19 giugno, ha dato ampio spazio alla presentazione, citando anche il lavoro del LANIAC







martedì 21 giugno 2011

parlano di noi: Pass



Nel numero 24 (estate 2011) "Pass", il magazine degli studenti dell'Università di Verona (direttore Claudio Gallo, proprietario Juliette Ferdinand), ha dedicato un ampio servizio al LANIAC a firma di Antonella Sartori.



Per informazioni: redazione@passvr.it; www.passvr.it

mercoledì 15 giugno 2011

parlano di noi: il Corriere di Verona

Nell'edizione di martedì 14 giugno il "Corriere di Verona" (distribuito con il "Corriere della Sera") pubblica un pezzo di Davide Orsato sul libro della Libreria Sagramoso con foto a colori della Madonna in gloria.


lunedì 13 giugno 2011

18 giugno 2011: presentazione del libro "La beata Osanna e i domenicani a Mantova"

Sabato 18 Giugno alle ore 18.00 a Mantova presso Casa Andreasi (via Frattini, 9) sarà presentato il volume "La beata Osanna Andreasi e i domenicani a Mantova" che raccoglie gli atti del convegno dedicato alla mistica domenicana (1449-1505) organizzato nel 2010. La presentazione, introdotta dal sindaco di Mantova Nicola Sodano, sarà a cura di Gabriella Zarri, Angela Ghirardi, Rosanna Golinelli Berto. 
Fa parte del volume il saggio di Paola Artoni, Vedere l’invisibile: un’inedita beata Osanna a Carbonara di Po, nel quale si dà conto di una ricerca condotta con gli strumenti del LANIAC. Grazie all'impiego delle tecniche riflettografiche è stata infatti studiata una pala d'altare conservata nella parrocchiale di Carbonara di Po (Mn) ed stato possibile scoprire che sotto l'effige di San Vincenzo Ferrer in realtà si celava la figura della beata Osanna Andreasi

Madonna del Rosario con i santi Domenico, Francesco, Carlo Borromeo e Vincenzo Ferrer, Carbonara di Po (Mn)



San Vincenzo Ferrer, in luce visibile

Il volto della beata Osanna svelato dalla riflettografia IR




Il volume raccoglie inoltre i seguenti saggi:
- Francesco Mallegni (Università di Pisa), Le spoglie mortali della beata Osanna Andreasi: un’indagine medico-biologica
- Giuseppe Gardoni (Università di Verona), Prime presenze domenicane a Mantova.
- P. Luciano Cinelli o.p. (archivista della Provincia Romana,  Santa Caterina da Siena e direttore di “Memorie Domenicane”), La beata Osanna da Mantova in alcuni agiografi domenicani
- Angela Ghirardi (Università di Bologna), I pittori della Beata. Nuove ricerche per l’iconografi a di Osanna Andreasi.
- Paolo Bertelli (Università di Verona), Osanna di marmo. Testimonianze scultoree del culto alla beata Andreasi.
- Gianni Nigrelli (Università di Bologna), Le Gonzaga, priore e committenti d’arte in San Vincenzo.

mercoledì 8 giugno 2011

parlano di noi: Carnet Verona

Anche "Carnet Verona" ha dedicato spazio alla presentazione del secondo quaderno del LANIAC
Trovate il servizio al link:
http://www.carnetverona.it/presentazione_del_libro_storia_conservazione_e_tecniche_nella_libreria_sagramoso_in_san_bernardino_verona-3_28_3124.html

Segnaliamo anche il bel fotoservizio di Antonella Anti:

Il tavolo dei relatori



Loredana Olivato e Antonio Ciceri

La parete di fondo della Sala


parlano di noi: Univrmagazine

Il magazine di Ateneo Univrmagazine ha dedicato un ampio servizio alla presentazione del secondo quaderno del Laniac. 

L'articolo è visibile al link:

http://www.univrmagazine.it/sito/vedi_articolo.php?id=1150

Riportiamo qui di seguito il testo pubblicato a cura della redazione del magazine con l'immagine scelta a corredo del pezzo (il tavolo dei relatori, da sinistra: Artoni, Marini, Caburlotto, Poldi e Molteni)

 

Svelati i segreti degli affreschi della sala Morone

 

"Studiare dal vivo la storia dell’arte: un’occasione unica per gli appassionati. Il volume “Storia, conservazione e tecniche nella Libreria Sagramoso in San Bernardino a Verona”, a cura di Monica Molteni, docente di storia delle tecniche artistiche e di Storia del restauro dell’università di Verona, racchiude i risultati delle ricerche, storiche e conservative, sul ciclo di affreschi che decorano la sala Morone della chiesa veronese di San Bernardino. Alla presentazione del testo, svoltasi nei giorni scorsi proprio nella sala oggetto delle ricerche, sono intervenuti Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio, Luca Caburlotto, soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici, Paola Artoni, del Laniac, laboratorio di analisi non invasiva per l’arte, dell’università, e Gianluca Poldi, che si è occupato delle analisi spettroscopiche.

Una base fondamentale per gli interventi del domani. Il testo, che tratta la parte storica, artistica e l’aspetto conservativo degli affreschi, mette in luce l’importanza di una diagnostica primaria per gestire al meglio gli interventi di restauro futuri. “Il volume ha un grande valore didattico ma anche metodologico, per tutti quelli che vogliono partecipare alla tutela del patrimonio – ha detto Luca Caburlotto -. È uno strumento che permette di capire quali sono gli aspetti amministrativamente corretti da intraprendere. L’attività diagnostica preliminare deve essere utile per realizzare un progetto che abbia meno imprevisti e maggior efficacia.” Alla stesura della pubblicazione hanno contribuito diverse figure professionali. Il saggio di Monica Molteni sulla storia conservativa, per esempio, ricorda e restituisce gli interventi di restauro compiuti nel corso degli anni sul ciclo di affreschi. Mentre quello di Alessandra Zamperini, docente dell’ateneo scaligero, analizza l’ipotesi attributiva.

Dietro il visibile. La seconda parte del libro illustra i risultati delle ricerche, realizzate con delle innovative tecniche non invasive, condotte lo scorso anno da Paola Artoni e Gianluca Poldi.“Abbiamo una grande fortuna, quella di trovarci sul “luogo del delitto” ha detto Artoni, la quale, insieme a Gianluca Poldi, ha offerto ai presenti una sorta di visita guidata all’interno dell’opera. “Ad esempio, gli angeli nel gesto del canto sono stati realizzati con la tecnica dello spolvero – ha spiegato Artoni -. Un cartone bucherellato che riprende il disegno che poi verrà realizzato. Si tratta di una tecnica molto efficace per tutti quei motivi decorativi che vengono replicati in punti diversi.” Le ricerche spettroscopiche sono state realizzate per la prima volta con il Ftir, uno strumento  realizzato dalla “Bruker optics Srl”. “Il costo delle analisi, nell’ordine di una decina di migliaia di euro, è stato donato alla città di Verona dalla sua università” ha precisato Poldi.

Il patrimonio culturale. “Solo vivendo i luoghi possiamo apprezzarne appieno la bellezza – ha detto Paola Marini -. Anche se rimane l’idea che la decorazione sia secondaria alla grande pittura su tela o alla pittura sacra, questa restituisce il senso vivo di una storia vissuta e ancora vivente.” La sala è stata a lungo fuori dalla storia dell’arte. “Questo ha da un lato contribuito alla conservazione degli affreschi, mentre dall’altro non ha permesso di diffondere la conoscenza – ha detto Molteni - in effetti, la sala è rimasta un po’ sconosciuta tra i veronesi.” E in conclusione un augurio, affidato ai frati che hanno in custodia la sala. “Vorremmo che la sala diventi un luogo d’incontro, un luogo di cultura. Perché le cose dei frati non sono mai dei frati, ma sono di tutti, e continuano a vivere proprio perché sono di tutti.”

parlano di noi: L'Arena

La presentazione del libro dedicato alla Libreria Sagramoso è stata ripresa dalla stampa... ecco l'articolo uscito sul quotidiano L'Arena dello scorso 3 giugno: